The Voice of Italy 2 sta per arrivare in tv: a due giorni dalla messa in onda della nuova edizione del talent show della voce, lunedì 10 marzo si è tenuta a Milano la conferenza stampa del programma, con la presentazione di tutte le novità che il format prevede in questo secondo anno su Rai2.
Poco prima è stata diffusa in esclusiva la sigla dei Coach di The Voice of Italy 2, una versione italiana di Firework di Katy Perry, arricchita dal rap di J-Ax, nuovo coach di quest’edizione che sostituisce Riccardo Cocciante.
La conferenza stampa è stata realizzata, alla presenza dei quattro coah, del conduttore Federico Russo, dei produttori e dei dirigenti di Rai2, nello studio di The Voice of Italy 2 in via Mecenate a Milano, con Raffaella Carrà, Noemi, Piero Pelù e J-Ax seduti sulle loro sedie rosse munite di pulsantone. Già il video di presentazione della nuova stagione promette benissimo: la sfida tra i coach per accaparrarsi i talenti migliori, qualche voce insolita e tanto divertimento nel teaser della prima puntata (le Blind Audition, la prima fase in 5 puntate, sono già state registrate).
THE VOICE OF ITALY 2: VIDEO CON LE ANTICIPAZIONI DELLA PRIMA PUNTATA
L’edizione di quest’anno, spiega il direttore di Rai2 Teodoli, punta ad allargare la platea del pubblico e la dinamicità del programma con l’ingresso del mondo hip hop grazie a J-Ax e la verve giovanile di Federico Russo alla conduzione e Valentina Correani alla postazione web, per una trasmissione multipiattaforma che andrà in tv, su Radio 2, il web e i social network. A testimonianza della vocazione digitale del programma, durante il live ci sarà un programma parallelo in rete con contenuti originali per il pubblico del web che permette a diverse tipologie di spettatori di interagire.
Il produttore dello show ha illustrato il regolamento rinnovato di The Voice of Italy 2, con nuove fasi e la possibilità del ripescaggio: un meccanismo che farà accrescere la competizione tra i coach intenti a rubarsi i talenti a vicenda. Nel cast ci saranno delle “soprese” che hanno stupito anche i coach e che non possono essere ancora svelate. La fase live andrà in onda tra maggio e giugno in cinque puntate.
Noemi si è detta più rilassata dello scorso anno e felice dell’arrivo di un rappresentante dell’hip hop nel programma: “Mi impegnerò ad essere più diretta con i miei ragazzi” ha promesso. J-Ax ha spiegato di aver accettato perchè finalmente stampa e tv si sono accorte del potenziale del rap e si è detto onorato che abbiano scelto lui per rappresentarlo: “E’ un cambiamento in atto un po’ dappertutto, prima la tv prendeva in giro il rap, oggi invece c’è un’apertura a questo mondo, come a Sanremo dove ha vinto un rapper vero, Rocco Hunt“.
La Carrà ha fatto il suo ritratto della squadra e si è mostrata scatenata nel difendere il format e il loro modo di approcciarsi ai concorrenti, spesso criticato per la troppa bontà: “Noemi è tostissima, J-Ax sarà una sorpresa perchè si è commosso fino alle lacrime, questo è una Carrà con i tatuaggi, Piero quest’anno salta sulla sedia appena sente un accordo che sa di rock: c’è un’esplosività che fa paura. Io sono come lo scorso anno, ma non parlate di buonismo: per un talento che scegli ce n’è un altro che va via e non è giusto infrangere i sogni di una persona, c’è un modo per dirlo senza ferire nessuno. Non dateci dei buonisti, questo non è buonismo, ma buona educazione, che sta bene dappertutto“.
Infine Piero Pelù, che si sente “un esordiente” perchè grazie alla nuova configurazione dei coach l’edizione sarà molto diversa (non manca un saluto a Cocciante): “E’ un gioco imprevedibile, senza regole precise, non guarda in faccia a nessuno, come nelle Blind. L’immagine conta poco, è importante l’anima di chi canta e le nostre quattro sensibilità. Sono qui perchè The Voice non è un talent e men che meno un reality, ma uno show musicale che promuove musica e belle voci, parlando in tv anche di generi come rock e rap che non trovano spazi“.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, la Carrà si è detta anche dispiaciuta che Cocciante non sia tornato, ma ha assicurato che nella nuova edizione non se ne sentirà la mancanza. Mazzi specifica che non c’è alcun mistero sull’assenza del cantautore, che aveva altri impegni già noti un anno fa. Tra i ragazzi dello scorso anno è in contatto con Veronica De Simone, reduce dalle Nuove Proposte di Sanremo 2014, di cui però non ha apprezzato la canzone presentata in gara: “E’ una grande interprete, ma ci vuole il brano giusto e una buona casa discografica. La nostra speranza è che da qui i ragazzi possano intraprendere un percorso nel mondo della musica“. Mazzi ha aggiunto che molti ragazzi stanno lavorando su nuovi album: la Universal ha un progetto per Timothy Cavicchini, mentre Elhaida Dani sta seguendo un altro percorso più adatto al suo stile classico. In generale la produzione e la direzione artistica si sono date tre edizioni di tempo per riuscire a far affermare qualche artista nel panorama musicale: “E’ un percorso lungo e difficile, abbiamo speranze anche su artisti usciti dalla prima edizione“.
Il tema del buonismo torna nelle domande dei giornalisti in conferenza stampa. Piero Pelù spiega che in fondo The Voice of Italy deve essere “uno dei mille gradini di una carriera” e che per i quattro coach è difficile giudicare dei talenti in così poco tempo. Anche J-Ax spiega il suo approccio al talent: “Credo che ci sia una differenza tra quello che è buonismo e quello che è noioso. Secondo me è noioso anche il litigio fine a se stesso. Da musicista mi commuovo se sento una bella voce, le porto come un vanto, non piango perchè litigo o per un’eliminazione, ma per emozione: si tenta di fae delle cose belle a livello musicale. Sono già fan dei ragazzi della mia squadra, con almeno 3 di loro vorrò collaborare personalmente in futuro“. Anche Noemi si dice contraria alla maleducazione e alla mancanza di rispetto: “Spero che la maleducazione dilagante non entri nella vita di tutti i giorni, noi il rispetto lo garantiamo per noi stessi e per chi i troviamo davanti“.