Katy Perry non è rimasta indifferente al bellissimo cortometraggio realizzato dagli abitanti dei Moduli Abitativi Provvisori di Borgo De Nicola a Cento, in provincia di Ferrara, che hanno scelto come colonna sonora la sua hit Roar.
La cantante californiana, reduce dal successo del suo ultimo album Prism che ha venduto più di un milione di copie, ha voluto ringraziare i protagonisti della clip postando il loro video sul proprio account ufficiale Twitter. Nel messaggio, Katy Perry ha scritto la frase “questo è il motivo per cui mi sveglio ogni giorno“, seguita la link al video.
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Si intitola ROAR – Il ruggito dei terremotati di Cento il cortometraggio di 9 minuti nato dalla creatività e dall’inventiva dei ragazzi dei MAT di Cento, uno dei comuni più colpiti dallo sciame sismico che nel maggio 2012 ha investito l’Emilia Romagna. “Ad un anno e mezzo dal terremoto ci troviamo qui e…” è la frase in sovraimpressione che introduce la clip: una carrellata di volti giovani e meno giovani, persone che dopo il terremoto si sono ritrovate senza un tetto sulla testa, ma che nonostante tutto non smettono di lottare e continuano a “ruggire” cercando di superare le difficoltà quotidiane.
Il verso onomatopeico della hit di Katy Perry, diventata un vero e proprio tormentone, accompagna questo corto realizzato dai residenti dei MAT di Borgo De Nicola, con la produzione di OLO creative farm. Si tratta di una delle tante attività del laboratorio video no profit “I primi mattoni”, coordinato da Federica Gazzoli, uno dei progetti realizzati dalla cooperativa Camelot e finanziati dal comune di Cento.
Una sorta di inno alla vita davvero commovente, un modo per tenere alta l’attenzione sulle necessità di chi ha dovuto affrontare le conseguenze del teremoto, che è piaciuto molto a Katy Perry. Ecco il tweet con cui la popstar lo ha condiviso sul suo profilo.
Il video è stato diffuso su Youtube lo scorso 21 dicembre, ottenendo in pochi giorni diverse migliaia di visualizzazioni: come ha spiegato Federica Gazzoli a LaNuovaFerrara, il corto ed è stato anche supervisionato dal produttore del video di Roar, arrivando così fino alla popstar.
