
Tra poche settimane partirà in tour in giro per l’Italia, ma Elisa ha anche un altro inedito progetto a cui dedicarsi: lo ha raccontato in una lunga intervista a IoDonna, svelando la sua passione per la fotografia che la porterà a realizzare un libro con i suoi scatti personali.
La cantautrice e polistrumentista di Monfalcone, che sta spopolando in radio con il singolo Ecco che tratto dall’ultimo album L’Anima Vola, raccoglierà le foto scattate negli ultimi anni a paesaggi, backstage dei concerti, persone della sua famiglia: un mix di immagini che selezionerà personalmente per inserirle nel libro.
“La fotografia è una mia grande passione – svela Elisa – Non l’ho mai approfondita a livello tecnico, ma sono fanatica della bellezza, di luci e ombre. L’unica cosa che so fare è osservare“. D’altronde musica e fotografia per Elisa “sono la stessa cosa (…) la musica per me è molto visiva“. Nel libro non mancheranno foto dei suoi due bambini, Emma Cecile e Sebastian. L’artista non teme un’invasione della privacy e commenta così la sua scelta: “Oggi è impossibile proteggersi: se uno vuole fare una foto ai miei figli prima o poi ce la fa. Se immortalano quelli di Madonna, Brad Pitt o Beyoncé, se non riescono loro a nasconderli, come posso farcela io?“.
Intanto Elisa sta definendo i dettagli de L’Anima Vola Tour in partenza il 7 marzo da Conegliano. Messuna anticipazione sui concerti, ma la cantante assicura di voler “stare il più vicina possibile al pubblico” e per ridurre la sensazione di lontananza inevitabile nei grandi spazi dei palasport si esibirà su “un palco ramificato“.
Elisa è anche autrice di uno dei brani in gara al prossimo Festival di Sanremo (ha scritto testo e musica di Vivendo adesso per Francesco Renga), kermesse che vinse nel 2001 con Luce (tramonti a nord est). Oggi però non ci tornerebbe: “Ho troppa paura. Non potrei reggere il confronto con la me stessa di allora: lo farei io e lo farebbero tutti gli altri. Sarebbe una battaglia persa anche se vincessi. Poi, magari, sbatto la testa sul marciapiede e ci torno… Ma sarebbe un errore“.