
Sono state presentate a Milano in conferenza stampa le 28 canzoni dei Big del Festival di Sanremo 2014, che diventeranno 14 già dopo le prime due serate della kermesse, in onda dal 18 al 22 febbraio 2014. Nell’introdurre il primo ascolto dei brani per la stampa, Fabio Fazio ha sottolineato che la selezione ha tenuto conto di diversi fattori, tra cui “il valore delle canzoni, la loro potenzialità rispetto al mercato, e in questo senso abbiamo pensato a brani che fossero scaricabili, cioè adatti al pubblico dei consumatori“.
Scaricabili sì, ma comunque tutte dominate da quello che il direttore musicale del Festival di Sanremo 2014 Mauro Pagani definisce “un mood sentimentale“: le tematiche sono più o meno omogenee, così come lo stile melodico. Tutto ruota intorno ai sentimenti, all’amore, alla malinconia, alla ricerca della felicità. Un Festival che “risente dela crisi” come scrive Paolo Giordano del Giornale, lasciandosi alle spalle quegli esperimenti stilistici che avevano portato ritmi incalzanti e tanta ironia all’Aristo lo scorso anno con le canzoni di Gazzè, Silvestri ed Elio e le Storie Tese. Eppure Fabio Fazio ha specificato: “Non vogliamo le canzoni sanremesi nel senso classico, il Festival deve essere un punto di partenza e non di arrivo di un progetto“.
Il direttore Mauro Pagani (in foto con Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, ndr) ha spiegato che dai testi, tutti definiti di altissima qualità, emerge “la volontà di aggrapparsi alla speranza anche in un momento difficile come questo (…) ci sono alcuni brani scritti in modo magistrale, canzoni che francamente avrei voluto scrivere io“. L’aspettativa sulla proposta musicale di quest’anno “è un po’ superiore all’anno scorso” ha aggiunto Fazio.
Tra coloro che restano un po’ fuori dagli schemi tradizionali del sentimentalismo e della melodia ci sono Giuliano Palma, con testi e musiche che portano l’impronta di Nina Zilli, il sempre originale Raphael Gualazzi che si presenta con il gruppo The Bloody Beetroots, la promessa di questo Festival di Sanremo 2014 Renzo Rubino, la scommessa cantautorale di Cristiano De André e l’hip hop di Frankie Hi-Nrg. Qualche spiraglio a squarciare un mix di canzoni che, sulle prime, si preannunciano sanremesi che più sanremesi non si può. La domanda sorge spontanea: ci si annoierà?