Un ironico promo di The Voice of Italy 2 è online da poche ore e già fa discutere: l’idea al centro dello spot, che è un’emulazione di quello della versione americana, si è rivelata davvero di cattivo gusto.
Protagonista del video apparso sul canale Youtube di The Voice of Italy 2 è Morgan, nei panni di aspirante concorrente che si presenta alle Blind Auditions per convincere i quattro giudici ad essere ammesso nel programma.
Il promo inizia proprio con i coach della passata edizione (Riccardo Coccante, che sarà sostituito da J-Ax, Piero Pelù, Noemi e Raffaella Carrà) visibilmente annoiati sulle loro poltrone rosse durante l’audizione. Ad esibirsi al piano è Marco Castoldi, in arte Morgan, nel brano La Sera, brano già presentato al Festival di Sanremo tre anni fa e scartato.
http://youtu.be/jK8B-FLYBes
Ebbene, già solo la scelta di un coach di un altro talent show potrebbe sembrare bizzarra. Ci si aggiunga che il promo mette in scena sostanzialmente un rifiuto: “Hai una voce potente ma devi capire che The Voice è un programma un po’ diverso dagli altri talent” spiega Raffaella Carrà dopo che nessuno dei giudici ha premuto il famoso pulsantone per accaparrarsi il concorrente Morgan nella propria squadra. Ma che senso ha sbeffeggiare Morgan per promuovere The Voice of Italy 2?
Certo, il talent show di Rai2 è diverso da X Factor e, se proprio la vogiamo dire tutta, nel confronto ci perde: per arrivare ad imporre i propri talenti come l’altro format fa ormai da anni (da Giusy Ferreri a Marco Mengoni, passando per Chiara Galiazzo), di strada ce n’è ancora molta da fare. Per non parlare del fatto che Morgan, scelto come protagonista un po’ “sfigato” dello spot, è un vero e proprio recordman ad X Factor: con le sue vittorie (cinque edizioni su sette) è entrato nel Guinness dei Record mondiale, poichè non solo è il giudice che ha vinto di più nella versione italiana del talent show, ma è anche il primo in assoluto tra tutte le edizioni di X Factor nel mondo.
http://youtu.be/XxwHA9kXDKw
L’idea di emulare l’ironia dello spot americano che vedeva protagonista John Lennon, anche lui in un’audizione fallimentare, non è ruscita: non fosse altro che il voler rimarcare la differenza tra The Voice of Italy e X Factor va a tutto danno del primo dei due talent. Che finora, complice anche il fatto che è solo alla seconda edizione, non può certo vantare il successo di X Factor, tanto sul fronte auditel quanto su quello dell’affermazione dei propri concorrenti.
Informarsi prima di scrivere no?