
Dallo scorso 11 novembre 2013, quando ARTPOP è stato rilasciato in tutto il mondo, Lady Gaga ha aspettato questo momento: il rilascio dell’album in Cina, paese che applica forme estreme e severissime di censura su tutti i prodotti mediali, è stato possibile solo adesso, ad oltre due mesi dalla pubblicazione del disco.
La cantante può festeggiare: il governo cinese ha finalmente consentito il rilascio dell’intero ARTPOP nei negozi di dischi del Paese. Tutte le tracce dell’album hanno infatti superato il vaglio della censura.
Lady Gaga usato Twitter per annunciare la bella notizia: “Sono così eccitata! Il governo cinese ha approvato il rilascio di ARTPOP in Cina con tutte le 15 canzoni! Ora spero di poter visitare il paese e di esibirmi!” ha scritto la popstar. Un’ottima notizia, visto che in passato Lady Gaga si è vista bocciare brani di grande successo come The Edge of Glory e Judas. Stavolta ha evitato il rischio di veder pubblicato il suo album con una censura governativa.

Certamente lo sbarco sul mercato discografico cinese servirà a risollevare le vendite di ARTPOP: il disco ha superato il milione di copie vendute già un mese dopo il rilascio (un traguardo che però impallidisce di fronte a quello di Born This Way, che lo conseguì già al debutto), ma secondo la critica si è rivelato un sonoro flop. Nel periodo natalizio, ARTPOP è anche finito in vendita online a prezzo stracciato. La stessa Lady Gaga ha chiesto scusa ai fan se il lavoro non è risultato all’altezza delle aspettative, spiegando le sue ragioni in una lettera pubblica in cui si è giustificata per il ritardo del video di Do What You Want.
Di recente anche Katy Perry ha visitato la Cina e si è esibita all’Infiniti China Brand Festival: anche lei in passato ha subito la censura del governo cinese, ad esempio per il brano Last Friday Night. Adesso, invece, Pechino l’ha accolta con un grande spettacolo al Beijing National Indoor Stadium. A Lady Gaga sarà riservato lo stesso trattamento?