Se non hai visto il primo episodio avvertirai sicuramente un senso di sbandamento. Questo aspetto lo aveva evidenziato già il primo trailer di cui parlammo a suo tempo qui, ma dopo la visione de La ragazza di fuoco, non credo sia più un male.
Hunger Games è cresciuto, così come lo sono i suoi attori e le loro capacità. La storia divenuta di colpo, almeno per me, più interessante, non può fare a meno del suo prologo, che serve come base non solo per la narrazione, ma per far cogliere tutta una serie di sfumature, con cui il regista Francis Lawrence parla a un pubblico non più solamente adolescente.
L’erede di Twilight ha oggi per me, e fortunatamente per lui, perso questo appellativo e si è posizionato su un altro testamento, che già dal prossimo episodio potremo capire se sarà uno di maggiore spessore o addirittura uno scritto di proprio pugno. Suzanne Collins avrebbe forse da ridire su quest’ultima affermazione ma non stiamo parlando dei romanzi bensì del loro adattamento cinematografico, e di una grande parte del pubblico che i suoi testi non li ha letti e forse non li leggerà mai.
Ad ogni modo, l’adattamento è fedele e anzi, se nessun effetto speciale può rendere giustizia alla fantasia di un lettore, il cast di questo episodio può probabilmente farlo. Jennifer Lawrence è la splendida interprete che stiamo imparando ad apprezzare, e nomi come Philip Seymour Hoffman, Donald Sutherland, Woody Harrelson, e Elizabeth Banks fanno tutto il resto.
Hunger Games: La ragazza di fuoco è nelle nostre sale da mercoledì 27 novembre. Il trailer lo trovate qui.