Da Lady Gaga e R. Kelly notoriamente ci si può aspettare di tutto: nella loro ultima performance insieme al Saturday Night Live hanno simulato un rapporto sessuale sul palco esibendosi in Do What U Want, il brano di Gaga contenuto in ARTPOP che vede il featuring del rapper e produttore discografico. Stavolta sul palco degli American Music Awards 2013 si sono inventati un’altra performance che fa discutere: Lady Gaga con un look ispirato a Marilyn Monroe e R. Kelly nei panni del presidente degli Stati Uniti JFK, hanno dato vita al duetto di Do What U Wantcon una scenografia che riproduce una sorta di Stanza Ovale, luogo che grazie ai retroscena e ai tanti riferimenti cinematografici, ha assunto negli anni un certo valore simbolico nell’immaginario americano.
Eccoli, Lady Gaga e R. Kelly, nel video della loro esibizione live agli American Music Awards 2013, performance che arriva a soli due giorni dalle celebrazioni ufficiali per il cinquantenario dell’assassino di John Kennedy a Dallas, nel novembre del 1963, una morte che ha segnato la storia americana moderna e ha certamente influito su destini del mondo, basti pensare che ancora oggi circolano le ipotesi più fantasiose su complotti e misteri che sarebbero ancora celati dietro la morte di JFK.
http://youtu.be/Hmhw7sFwhjo
Senza temere il giudizio del pubblico e della critica, Lady Gaga e R. Kelly si calano nei panni di una segretaria dallo stile molto simile a quello dell’icona della bellezza e del presidente con cui la Monroe aveva una relazione nemmeno tanto segreta: una sequenza accompagnata da coreografie anche molto spinte elaborate all’interno della camera del presidente.
Un omaggio, un modo per ricordare due icone degli anni ’60 o una trovata pubblicitaria decisamente di cattivo gusto nei giorni dell’anniversario della morte di Kennedy? Certamente Lady Gaga e R. Kelly hanno giocato con una ferita ancora aperta per il popolo americano. E la stampa statunitense all’indomani della performance alla cerimonia di premiazione degli AMA 2013 (aperta da una più sobria Katy Perry sulle note di Unconditionally) non manca di sottolienare come possa risultare di cattivo gusto un siparietto dai toni hot nei giorni in cui gli Usa ricordano il presidente tragicamente assassinato.