Se non ci fosse stato il pluripremiato The Artist, la realizzazione di Blancanieves avrebbe trovato ancora più difficoltà di quante ne ha incontrate (e dire che il budget stimato è di circa 5milioni di euro), ma se non ci fosse già stato il film francese vincitore nel 2012 di 5 Premi Oscar, 3 Golden Globe e 7 premi BAFTA, Blancanieves avrebbe sicuramente ottenuto un riconoscimento maggiore.
Questo film, realizzato da Pablo Berger, non solo colpisce per regia, fotografia e interpretazioni, ma ha anche il grande merito di essere riuscito in un adattamento cinematografico, più volte tentato da Hollywood, ma a mio avviso mai riuscito a pieno. Berger porta infatti la favola dei fratelli Grimm nella Spagna degli anni 20, facendo di Biancaneve la figlia del noto torero Antonio Villalta rimasto paralizzato dopo un’incornata. Essendo orfana di madre, morta di parto mettendola al mondo, Carmen, questo il nome della ragazza, viene allevata dalla perfida matrigna danzatrice di flamenco, seconda moglie di suo padre, il cui intento dopo aver ucciso il marito è anche quello di eliminare lei. Carmen viene però salvata da una compagnia di nani, che successivamente la aiuteranno anche a diventare un famoso torero con il nome di Blancanieves.
Ad interpretare la protagonista, da piccola e da grande, troviamo le intense Sofia Oria e Macarena Garcìa, mentre il ruolo della matrigna è stato affidato a Maribel Verdù, bellissima attrice già apprezzata in Y tu mamà tambièn e Il labirinto del fauno. Un film muto per quanto bello deve poggiarsi sulla bravura dei suoi attori, e Blancanieves può farlo.
Nelle nostre sale da giovedì 31 ottobre. Il trailer lo trovate qui.