Ancora in vita Erich Priebke,capitano delle SS durante la seconda guerra mondiale,aveva espresso il desiderio di essere seppellito in un paesino dell’Argentina, dove si era rifugiato ed aveva trovato pace e serenità, accanto al corpo della moglie. Oggi, che si pone il problema della celebrazione dei funerali prima, e della sepoltura poi, l’Argentina tramite il ministro degli esteri Timerman,ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di accogliere la salma di Priebke. La ragione ?
L’Argentina non può in nessun modo accettare dei così gravi crimini contro l’umanità. E l’Italia si, invece? A quanto pare anche in Vaticano la questione avrebbe sollevato una grossa polemica in quanto a Roma ci sarebbero forti dissensi anche sulla celebrazione stessa dei funerali. Il sindaco Marino, dal canto suo, ha fatto sapere che sarebbe una vergogna seppellire il nazifascita proprio a Roma.
Ricordiamo che Erich Priebke fu condannato all’ergastolo per aver pianificato e partecipato attivamente all’eccidio delle Fosse Ardeatine: cosa ancor più grave e grottesca il capitano delle SS non si è mai riconosciuto colpevole spingendosi addirittura a sostenere che la storia dei campi di concentramento con annesse camere a gas sia stata frutto dell’invenzione degli Americani.
Ma allora dove sarà custodito, alla fine, il corpo di questo riconosciuto pluriomicida?