Ultime battute del processo di secondo grado per l’omicidio di Melania Rea che vede come unico imputato il caporalmaggiore dell’Esercito, Salvatore Parolisi. Già condannato in primo grado all’ergastolo è adesso in attesa del secondo grado di giudizio dove la situazione processuale non sembra però essere migliorata. Il sostituto procuratore generale ha infatti chiesto ai suoi danni la conferma dell’ergastolo inflitto in primo grado di giudizio. Secondo il magistrato, la condanna è da confermare assolutamente nell’entità. Ciò che andrebbero cambiati sono alcuni aspetti della motivazione alla sentenza di primo grado e per questo si è appellato ai magistrati di secondo grado.
Per i magistrati dovrà comunque essere confermato l’ergastolo ed è questa l’ipotesi che Parolisi e i suoi difensori sono costretti a fronteggiare. Nel frattempo, però, l’imputato ha voluto per la prima volta parlare in questa fase del processo. Ha voluto intervenire in prima persona tramite le dichiarazioni spontanee per dire la sua senza subire le domande delle parti. Così Parolisi si è rivolto alla Corte d’Assise d’Appello per parlare del suo rapporto con Melania e della sua posizione processuale. Parolisi si è dichiarato ancora una volta innocente dichiarando che non sarebbe mai stato capace di uccidere Melania a cui voleva bene.
«Sono innocente. A Melania volevo anche se la tradivo». Così ha detto ai magistrati Parolisi negando qualsiasi addebito nei suoi confronti. Il militare ha poi voluto, per la prima volta, ringraziare la famiglia Rea. Ha voluto ringraziare i suoi ex suoceri per tutto quello che stanno facendo per sua figlia nonostante il momento drammatico che stanno attraversando. Una deposizione a sorpresa a cui ha fatto eco la difesa che ha accusato gli inquirenti di essersi accaniti contro Parolisi e di non essersi mai preoccupati che il colpevole potesse essere un’altra persona.