Ha confessato. Per la prima volta dall’inizio dell’inchiesta Claudio Grigoletto ha detto agli inquirenti di essere lui l’autore del delitto della 29enne hostess brasiliana Marilia Silva Rodrigues uccisa all’interno dell’ufficio della ditta di trasporti aerei dove lavorava. Nel carcere di Brescia dove è detenuto, Grigoletto ha voluto incontrare il pm titolare dell’inchiesta per raccontare la propria versione sull’omicidio ed ammettere le proprie responsabilità. Ha raccontato come ha ucciso la 29enne brasiliana dando però una ricostruzione diversa rispetto al quadro accusatorio che si era prefigurata la procura.
Un racconto che non ha convinto fino in fondo la procura che non ne ha fatto mistero. All’uscita dal carcere di Brescia a dichiararlo è lo stesso magistrato titolare del fascicolo. «Ha ammesso di aver commesso il delitto, ma ha dato una ricostruzione diversa che non ci soddisfa». Questo il commento di Ambrogio Cassiani, il pm che segue l’inchiesta e che ha interrogato Grigoletto in un lungo colloquio di circa tre ore. Colloquio che segue l’interrogatorio di garanzia durante la convalida dell’arresto avvenuto lo scorso 2 settembre. In quella occasione Grigoletto rilasciò solamente dichiarazioni spontanee ma senza dare dettagli sull’omicidio della 29enne.
Intanto continuano le indagini ordinate dai magistrati di Brescia che si stanno affidando agli accertamenti tecnici per ricostruire perfettamente la dinamica del delitto. Il primo riscontro, arrivato dalle analisi del Ris di Parma riguarda il sangue trovato all’interno di una delle tre auto in uso al titolare della ditta di aerei. Secondo i militari il sangue trovato sul tappetino dell’auto appartiene sia alla vittima che a Grigoletto. Un ulteriore tassello che aggrava la posizione dell’unico indagato nella vicenda.