E’ indignata Laura Pausini come lo siamo tutti noi di fronte all’ennesima conseguenza estrema degli atti di discriminazione che dilagano impuniti nella nostra società. Il riferimento è alla vicenda del giovane quattordicenne che ha preferito mettere fine alla sua giovane vita piuttosto che continuare a subire l’umiliazione dell’ignoranza.
“Sono senza parole, piena di rabbia e dolore perché in questo nostro paese si vive per giudicare, per fare delle chiacchiere da deficienti, per trovare difetti a chi non ne ha pur di parlare….Com’è possibile estraniare un giovane ragazzo perché è gay? Portarlo ad uccidersi perché non è eterosessuale?”
Questo un estratto delle parole con le quali Laura Pausini ha voluto porre l’accento su una vicenda primitiva e assurda soprattutto se consideriamo che siamo nel ventunesimo secolo. E’ bello che un’artista del calibro della Pausini abbia deciso di spendere parole per l’accaduto; certo il seguito della cantante e l’impatto che possono avere sulla massa le sue parole potrebbe essere molto più incisivo che la denuncia di chiunque altro.
Non è giusto che ci si debba vergognare per ciò che si è, ognuno di noi è libero di amare chi vuole ed è questo che devono sapere tutti i ragazzi che si trovano nella stessa situazione del giovane quattordicenne. E la società dovrebbe fare qualcosa, inasprire le pene e, soprattutto, essere più incisiva nella fase dell’educazione a scuola e in tutti i luoghi deputati alla formazione dei giovani.
Brava Laura, speriamo che la tua voce possa arrivare al cuore di chi ha davvero bisogno di questo messaggio!