Il 2002 non è stato un anno come gli altri per Pasta Garofalo, lo storico pastificio di Gragnano che affonda le sue radici nel lontano 1789. Nel 2002 arriva a guidare la Direzione Commerciale Italia, Emidio Mansi, e con lui una squadra di giovani manager che danno – ci spiega Mansi – un nuovo impulso all’azienda. Un impulso che è fatto di una strategia aziendale sempre condivisa, di una continua comunicazione tra tutte le parti in gioco, di rapidità nel prendere decisioni e nel metterle in atto. E allora, ci spiega Mansi, l’obiettivo è stato “non solo” vendere la pasta migliore che si possa produrre – attraverso una cura maniacale nella scelta della materia prima e delle tecniche di lavorazione – ma comunicare un mondo fatto di passioni e valori condivisi con i propri clienti e che è dietro il prodotto Garofalo.
Una comunicazione che trova le sue forme di espressione più alte nel connubio che Garofalo decide di stabilire con il cinema e nella realizzazione del social network “Gente del Fud”.
Per quel che riguarda la settima arte Mansi ci spiega che a Garofalo si deve il primo progetto organico di product placement in Italia (dal 2006 al 2008) che si è poi evoluto in una serie di azioni di promozione a favore del nuovo cinema italiano d’autore e nella produzione di 5 cortometraggi diretti, tra gli altri, da Pappi Corsicato, Valeria Golino, Terry Gilliam e Erri De Luca.
“Gente del Fud”, invece, è la sintesi del modo in cui Mansi – e con lui la Garofalo – intendono gli strumenti messi a disposizione dall’universo 2.0: non come amplificatori del proprio prodotto, meri strumenti di comunicazione commerciale ma “telefoni” a 2 voci in cui il consumatore ha la possibilità di esprimere se stesso e la sua vicinanza ai valori del brand. “Gente del Fud”, infatti, raccoglie i migliori 400 food blogger italiani qui impegnati – in maniera assolutamente gratuita – a tracciare un atlante di tutti quei prodotti tradizionali italiani che rischiano l’estinzione e di quanti ogni giorno lavorano affinchè questo non avvenga. Quasi un social network della speranza, quella stessa speranza che Mansi – nel suo sms targato Optima – invita tutti a ritrovare.