Salvo è il film che segna l’esordio cinematografico dei siciliani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Un esordio col botto, visto che i due registi, che il film lo hanno anche scritto, si sono aggiudicati (con consenso unanime della giuria) il Gran Premio alla Settimana della critica e il Prix Rèvèlation all’ultima edizione del Festival di Cannes.
Un film che non ha bisogno degli sconti che di solito si riservano alle opere prime, che va sorbito tutto d’un fiato, anche perchè possibilità di respirare non se ne hanno parecchie a causa di una fotografia e una regia, curata maniacalmente in ogni dettaglio e il cui risultato è quello di far sentire lo spettatore prigioniero. Del suo corpo, del suo essere, della sua vita. All’uscita dalla sala una boccata d’aria fresca (se il tempo regge) sarà veramente molto gradita.
Salvo, ambientato in una Sicilia raccontata senza i classici stereotipi, o seppur presenti, trattati comunque con originalità, racconta la storia di uno scagnozzo mafioso, un killer, incaricato dal suo boss ormai costretto a vivere in un bunker, di uccidere colui che ha tradito. Infiltratosi in casa della vittima però Salvo scopre la presenza della sorella cieca dell’uomo, che inizialmente lo fa desistere dal suo compito, portato però successivamente a termine. Ma non del tutto, perchè invece di uccidere anche Rita, questo il nome della ragazza che per miracolo o in seguito al forte shock acquista lentamente la vista, intravedendo come prima cosa il volto del killer, decide di rapirla e di nasconderla, contraddicendo agli ordini del boss.
Salvo arriva nelle nostre sale oggi 27 giugno.
Il trailer lo trovate qui.