Inizia così il ricordo della maturità per i Finley..
“Conosco il vostro stato d’animo. Sono passati quasi dieci anni da allora, ma…
…ogni volta che ripenso a quel periodo vengo pervaso inevitabilmente da due sensazioni contrastanti: paura ed eccitazione.”
Mentre i maturandi italiani sono appena tornati a casa dopo aver svolto la temutissima prima prova scritta, in previsione delle altre e dell’orale, i Finley raccontano la loro esperienza.
Un insieme di paura ed eccitazione, notti insonni e incubi, tecniche per copiare e studio dei posti più strategici; ma nonostante tutto il ricordo dei Finley è positivo: “Un periodo fantastico, che nonostante le incredibili eperienze vissute in questi anni con la mia banda, ricordo con grande nostalgia e affetto”.
Mentre siete sommersi da libri e imprecate contro il ministero per l’assgnazione di terribili argomenti, non vi si può che dare ragione: indubbiamente avreste potuto trovare argomenti più facili ed è il caso dei Finley che svolsero un tema sull’amicizia.
“Una botta di culo incredibile… lo so, mi state odiando!”
Ma non temete: il lavoro svolto fino ad ora, la media dei voti e i crediti accumulati non sarà lavoro sprecato! Gli esami sono importanti, sì, ma sono una pura formalità che porterà alla scelta del voto finale sulla base di una serie di criteri che tengono conto anche del vostro impegno a scuola.
E se proprio il voto dovesse penalizzarvi e non volete credere a chi vi dice che uscire con 60, con 70 o con 80 non cambia assolutamente nulla, fidatevi dei Finley: “Il vovoto della maturità, per l’inserimento nel mondo del lavoro e universitario, conta come il due di picche a briscola, quando la briscola non è picche…”
Quindi..
“State tranquilli e godetevela appieno, cercando di dare il massimo che potete…
Perché fidatevi… il peggio arriva dopo!”
In bocca al lupo a tutti i maturdandi!