E poi, sul jailbreak iOS 6.1.3. arriva la dichiarazione che non ti aspetti, quella del noto hacker Pod2g che, nelle ultime ore, sul suo account ufficiale Twitter, ha dipinto uno scenario alquanto incerto e nuovo per la procedura di sblocco più famosa al mondo.
Il tool per i device Apple, da oggi in poi, in effetti, può essere visto sotto un altro aspetto che lo rende, di fatto, e non è eccessivo definirlo così, inutile.
Per il destino del jailbreak iOS 6.1.3, al termine di questo articolo, vedrete uno degli ultimi tweet di Pod2g, pubblicato solo da poche ore, in cui l’hacker ipotizza un cambio di rotta per Apple. Alla prossima conferenza WWDC degli sviluppatori Apple in partenza il 10 giugno, verrà presentato IOS 7 ma, proprio l’esperto auspica che il nuovo sistema operativo, oltre ad avere un’estetica completamente rivoluzionata, sposi completamente o parzialmente, la filosofia Android dell’open aource,
Un vero e proprio colpo di scena insomma: né il jailbreak iOS 6.1.3., né tanto meno i successivi, avebbero più senso se , a monte, la stessa Apple rendesse il firmware suscettibile di variazioni, personalizzabile quasi o del tutto a piacimento. Quakle senso, avrebbe, a quel punto, il lavoro di Pod2g e compagni.
Ebbene si, è vero, chi mira ancora ad un jailbreak iOS 6.1.3. e iOS 6.1.4., lo fa anche nell’ottica di “crakkare” applicazioni a pagamento, ma sappiamo bene che il vero spirito del tool di sblocco, piuttosto, è quello di rendere liberi gli utenti di apportare modifiche anche sostanziali al proprio device, per puro piacere o per renderlo più funzionale. Un solo dubbio allora: chissà se Pod2g ha ipotizzato tutto questo autonomamente o piuttosto, gli ultimi rumors o indiscrezioni a lui giunte su iOS 7, gli hanno permesso di svelare il destino non solo del jailbreak iOS 6.1.3. ma anche quello di tutti le procedure future.
Mancano solo una decina di giorni alla WWDC 2013: certamente, in quella sede, ne sapremo di più e capiremo anche se il jailbreak iOS 6.1.3. oltre che possibile , avrà anche senso.