
Dopo quattro anni in cui la sua vicenda è balzata su tutti i giornali nazionali tingendosi anche spesso di mistero, Piero Marrazzo, ex governatore del Lazio e giornalista Rai, ha testimoniato nel processo contro i quattro carabinieri infedeli che architettarono un ricatto ai suoi danni. Una vicenda che ha provocato tanti dolori e problemi familiari all’ex giornalista che ha raccontato tutta la sua vicenda umana in aula. Dal 3 luglio del 2009, quando entrò nella sua abitazione un viado grazie all’aiuto dei carabinieri a processo. L’ex governatore ha raccontato i momenti della separazione dalla moglie.
I fatti di via Gradoli, raccontati da tutti i giornali, misero fine al suo matrimonio e alla sua esperienza come governatore della Regione Lazio. «Le mie dimissioni furono un atto dovuto» ha commentato Marrazzo, ma da lì è cominciato il suo calvario con la gogna mediatica legata al suo stile di vita. «In tutta la mia vita sono stato poche volte con un transessuale e comunque non ho mai utilizzato mezzi della Regione per questo – ha detto ai giudici della IX sezione penale del tribunale di Roma e ha aggiunto – Quella notte ebbi davvero paura. Quando capii cosa mi stava succedendo e tutto mi venne confermato da Natalì non sapevo più cosa fare».
Si tratta della notte in cui i carabinieri commisero il reato per cui sono a processo. Fecero prima entrare un transessuale, Natalì appunto, all’interno dell’appartamento e poi nel momento in cui lei era dentro, fecero irruzione. Oltre al trans all’interno della stanza c’era anche un piatto con della cocaina, motivo per il quale il governatore avrebbe rischiato l’arresto. Appena visto il quadro completo, da loro organizzato, cominciarono a ricattarlo chiedendo una grossa cifra in denaro per non far divulgare la notizia. Un ricatto organizzato che sarebbe dovuto fruttare 80mila euro, tanto fu la prima richiesta, ma alla fine costò al governatore un assegno di 15mila euro. Poco tempo dopo lo scoppio dello scandalo, Natalì venne trovata morta all’interno della sua abitazione andata a fuoco.