
Sgominata a Palermo un’organizzazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di ingenti somme di denaro provenienti da attività illecite. In manette sono finite trentaquattro persone tra cui anche un magistrato e due carabinieri. L’operazione scattata questa mattina è stata eseguita dagli uomini del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza di Palermo. A firmare gli arresti, il gip del tribunale di Palermo, Guglielmo Nicastro su richiesta della procura locale. Secondo gli investigatori l’organizzazione operava a livello internazionale immettendo sul mercato ingenti quantità di denaro utilizzando broker finanziari che riuscivano ad aggirare i controlli del circuito bancario.
Il denaro riusciva ad essere distribuito su tutti i mercati finanziari europei tramite gli intermediari finanziari. Non si trattava solo di denaro contante ma anche di quantitativi di oro che veniva fatto girare sui mercati. La Guardia di Finanza è riuscita a sgominare l’organizzazione infiltrando un agente sotto copertura che ha partecipato a diverse transazioni e operazioni di cambio acquisendo direttamente le prove del riciclaggio di moneta estera. Allo stato i militari delle Fiamme Gialle hanno sequestrato un corrispettivo totale di undici milioni e mezzo di euro di valuta straniera. Sono novantatré in tutto le persone denunciate.
Il magistrato arrestato è Franco Angelo Debernardi, in servizio da diverso tempo presso il Tar del Lazio. I due carabinieri arrestati, invece, servivano all’organizzazione per le operazioni di cambio valuta. Tra gli arrestati anche Gianni Lapis, il commercialista di Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo legato a Cosa Nostra. In manette anche Vittorio Pascucci, già coinvolto in altre inchieste giudiziarie di questo tipo.