I rappresentanti del Movimento Cinque Stelle in consiglio regionale del Lazio avevano proposto di revocare la concessione del vitalizio anche ai consiglieri dell’ultima legislatura macchiata dallo scandalo Fiorito ma il loro emendamento è stato bocciato. E’ questo il risultato della seduta odierna della quarta commissione bilancio del consiglio regionale del Lazio all’interno del quale si è discusso riguardo l’abolizione dei vitalizi ai consiglieri regionali laziali. La commissione ha deciso di seguire la linea indicata dalla finanziaria 2012 secondo cui i consiglieri regionali avrebbero perso il vitalizio a partire dalla successiva legislatura.
I “grillini” però avevano proposto che questo provvedimento avesse un valore retroattivo anche per l’ultima legislatura passate alle cronache per gli scandali sui rimborsi elettorali ai partiti. La loro proposta, portata in aula dalla consigliera Valentina Corrado, non è stata votata dagli altri consiglieri che hanno scelto di lasciare il vitalizio anche ai consiglieri dell’ultima legislatura. Con questa decisione rimangono intatti i privilegi riservati anche al pluri indagato Francesco Fiorito. La commissione ha inoltre bocciato anche un altro provvedimento proposto dai cinque stelle. si tratta della revoca del vitalizio agli assessori esterni della scorsa legislatura.
Anche in questo caso la commissione si è opposta lasciando i privilegi anche agli assessori chiamati nel corso della nona legislatura. L’unico provvedimento proposto dal Movimento Cinque Stelle è quello della revoca dei benefici a coloro che sono stati condannati per reati contro la pubblica amministrazione e che abbiano subito come pena accessoria l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Delusione tra i rappresentanti del Movimento secondo cui era necessario dare un segnale e fare qualcosa in più sul tema dei tagli dei costi della politica ma il governatore Nicola Zingaretti si è difeso dichiarando di aver già tagliato dalla sua elezione 240 milioni di euro di costi.