E’ l’ora del silenzio e del ricordo per le vittime della tragedia del Jolly Nero a Genova. Nella cattedrale di San Lorenzo si sono svolti i funerali delle otto vittime dell’incidente avvenuto nel porto genovese. Alle diciotto le sirene della Capitaneria di Porto hanno suonato contemporaneamente in ricordo delle vittime così come le campane della cattedrale che ospitava i feretri. Al loro ingresso in chiesa al suono delle campane si sono susseguiti gli applausi dei presenti accorsi per omaggiare i defunti. All’interno le otto salme in fila e uno scranno lasciato vuoto per l’ultima vittima dell’incidente ancora dispersa.
Ad officiare la messa è stato l’arcivescovo Angelo Bagnasco che non ha mancato di nominare anche la nona vittima intrappolata ancora nelle acque del molo Giano. «Non accada mai più» ha detto l’arcivescovo Bagnasco nella speranza che un simile dolore non si ripeta continuando ad esprimere la vicinanza di tutte le istituzioni civili e religiose ai familiari delle vittime. «La sciagura che ha colpito il Porto ha lasciato incredula e stordita la città» ha poi aggiunto il prelato ricordando il legame che unisce Genova ai suoi marittimi.
Al funerale ha partecipato anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che senza parole ha omaggiato le salme ed è stato vicino ai familiari. Ancora applausi scroscianti all’uscita delle otto bare in attesa che venga restituita ai propri cari la salma del sergente della Guardia Costiera, Gianni Iacoviello. Per l’ottavo giorno di fila, dalla sciagura del 7 maggio scorso, in cui la nave cargo colpì il molo facendo crollare la torre di controllo, i sommozzatori stanno battendo le acque circostanti nella convinzione e speranza che il corpo sia ancora lì intrappolato da qualche parte.