Non ce l’ha fatta l’ultima vittima dell’aggressione di sabato mattina nella periferia di Milano. Ha perso la vita anche il pensionato Ermanno Masini, deceduto questa mattina intorno alle sette al Policlinico di Milano dove era ricoverato da una settimana. L’uomo era stato aggredito a via Adriatico da Mada “Adam” Kabobo, il 31enne ghanese che sabato mattina ha seminato il panico colpendo chiunque gli si parasse davanti a colpi di piccone. Il pensionato era ai giardinetti passeggiando con il proprio cane quando è stato aggredito. Non è riuscito a sfuggire alla furia omicida del ghanese. Il 31enne l’ha colpito alla testa provocandogli subito una ferita gravissima.
Subito dopo l’aggressione, all’arrivo in ospedale l’anziano è stato sottoposto ad un lungo intervento chirurgico. Le sue condizioni erano apparse però subito gravissime e con il passar delle ore andava sempre peggio. Fino al coma e al decesso di questa mattina a cui i medici milanesi non hanno potuto opporsi. Masini aveva sessantaquattro anni. Si tratta della terza vittima dell’aggressione di Kabobo nella periferia di Milano. Proprio ieri ha perso la vita un altro ragazzo aggredito, il 21enne Daniele Carrella. Anche per lui le ferite inferte sono state letali. Venne colpito alle spalle mentre era a lavoro con il padre e distribuiva giornali.
La prima vittima, invece, fu Alessandro Carolè che morì proprio sabato nell’immediatezza del fatto. Il 40enne venne colpito mentre era sul marciapiede accanto ad un bar – gelateria. Un bilancio gravissimo a cui si aggiungono altri due feriti già dimessi dall’ospedale ed un sesto uomo aggredito ma che è riuscito a scappare prima di essere ferito. L’arresto di Kabobo è stato confermato ieri mattina dal gip del tribunale di Milano, Andrea Ghinetti, dopo un interrogatorio durato un’ora e mezza nel carcere di San Vittore. Dopo aver raccontato alcuni dettagli delle aggressioni, e alimentato la possibilità di una confessione, il ghanese ha poi aggiunto di sentire delle voci nella testa. Un dettaglio adesso al vaglio dell’autorità giudiziaria che disporrà i test del caso per capire se simula o meno.