Sale a due il bilancio delle vittime dell’aggressione avvenuta sabato mattina all’alba in periferia di Milano. A perdere la vita sotto i colpi di piccone del ghanese Mada Kabobo è stato anche il 21enne Daniele Carrella, di cui è stata dichiarata la morte celebrale. Intorno alle dodici di questa mattina i medici hanno dato l’annuncio ai familiari della vittima che hanno acconsentito alla donazione degli organi. Per dichiararne il decesso ufficiale bisognerà attendere sei ore ma ormai è solo un dato formale. Il 21enne venne colpito sabato mattina da diversi colpi di piccone. Era in piedi sul marciapiede di via Monte Rotondo quando venne stato assalito.
Aggredito alle spalle non riuscì a mettersi in fuga rimanendo attinto quattro volte alla testa, al fianco, al torace e alla spalla. Portato subito in ospedale venne sottoposto ad un intervento chirurgico durato fino alle ventuno della sera stessa. Il passaggio poi al reparto di neurorianimazione con una prognosi gravissima. Il ragazzo era già in coma e le sue condizioni sono andate via via peggiorando durante la notte. Rimaste stabili ieri tutto il giorno, avevano dato una speranza di recupero vanificata però stamattina dalla morte celebrale.
Daniele è la seconda vittima della furia omicida di cui si è reso protagonista il ghanese che ha seminato il panico nel quartiere Niguarda di Milano. A cadere sotto i colpi di piccone è stato subito il 40enne Alessandro Carolè mentre è grave anche la situazione per il 64enne, Ermanno Masini. Aggredito mentre era con il proprio cane, è finito anch’egli in coma nella notte e la sua prognosi è gravissima. Nell’aggressione vennero coinvolte altre due persone le cui condizioni però non sono preoccupanti. Nel loro caso l’aggressore cambiò arma utilizzando “solo” una spranga di ferro. Altri dettagli dell’aggressione li ha forniti lo stesso Kabobo al gip del tribunale di Milano che lo ha interrogato ed ha convalidato l’arresto. Vicina la confessione.