Rimase colpito dal fuoco di risposta dei carabinieri dopo che aveva sparato all’appuntato Tiziano Della Ratta e al maresciallo Domenico Trombetta. È morto all’ospedale di Caserta il rapinatore Angelo Covella, che lo scorso 27 aprile nel corso di una rapina a Maddaloni, in provincia di Caserta, uccise Della Ratta a sangue freddo. Le sue condizioni erano gravi già successivamente alla sparatoria nel corso della quale aveva riportato delle ferite d’arma da fuoco all’addome.
Da quel giorno lottava tra la vita e la morte ma oggi pomeriggio le ferite gli si sono rivelati fatali. Covella aveva diciotto anni e aveva assaltato una gioielleria di via Ponte Carolino insieme a due complici, Antonio Iazzetta, di venti anni, e Vincenza Gaglione.
Entrati nell’esercizio commerciale però i rapinatori si resero conto che stavano intimando di arrendersi alla rapina anche a due carabinieri e allora puntarono le loro due pistole, due Beretta 98, contro i militari e fecero fuoco. Il primo a far fuoco fu proprio Covella che indossava un cappellino rosso e che arrivò nella gioielleria poco dopo i due complici.
La risposta al fuoco dei carabinieri non bastò a salvare la vita all’appuntato che morì per le ferite riportate dai colpi esplosi quasi a bruciapelo e che lo colpirono al petto. Lo stesso destino è toccato anche al suo carnefice divenuto tutt’ad un tratto anch’egli vittima. La sparatoria venne ripresa dalle telecamere a circuito chiuso della gioielleria e a nulla servì a Iazzetta scappare e gettare la pistola nei giardini di via Feudo. Dopo poche ore dal delitto gli investigatori avevano già stretto le manette ai polsi a tutti coloro che erano coinvolti nella rapina, nove in tutto.