
L’Università degli studi di Padova ha istituito, su richiesta del senato accademico, il doppio libretto per gli studenti che hanno deciso di cambiare genere sessuale. Dal prossimo anno gli studenti transessuali potranno chiedere di sostenere l’esame anche con la loro nuova identità. La richiesta è stata approvata ieri sera per la «tutela degli studenti in caso di rettificazione di attribuzione del sesso».
La nuova norma è stata presentata dal prorettore e responsabile per il diritto allo studio e alla tutela degli studenti, Guido Scutari. La discussione è stata iniziata dall’associazione studentesca “Lgbti Anteros” che ha chiesto e ottenuto che venisse riconosciuto il diritto agli studenti transessuali di vedere riconosciuti gli esami con la doppia identità. In un primo momento la proposta aveva incontrato diverse difficoltà e ad avanzare perplessità era stato proprio il prorettore Scutari che a gennaio aveva detto di preferire una valutazione singola caso per caso.
Perplessità aveva espresso a marzo anche il rettore Giuseppe Zaccaria, secondo cui era necessario prima consultare l’ufficio legale dell’ateneo. Perplessità superate sulla spinta delle associazioni studentesche che sono riuscite ad ottenere l’approvazione del senato accademico con il solo voto contrario dell’associazione “Ateneo Studenti”. Insieme al doppio libretto, gli studenti avranno anche il doppio badge. L’ateneo di Padova è la quarta università italiana ad adottare il metodo del doppio libretto. Prima avevano scelto questa opzione anche il Politecnico di Torino, l’Università della Mole e di Bologna. Ormai da anni in questi atenei la doppia carriera è prevista per gli studenti transessuali.
All’università di Padova gli studenti con il doppio libretto avranno a disposizione anche un tutor per eventuali problemi di carattere burocratico.