Il Concerto del Primo Maggio a Roma anche quest’anno è stato un successo, nonostante le polemiche nate per l’assenza del rapper Fabri Fibra e le parole del segretario Cgil Camusso che ha definito l’evento “segnato dal tempo”.
700 mila persone sono accorse ieri nella capitale per celebrare la Festa dei Lavoratori e prendere parte ad uno dei concerti più attesi dell’anno, fosse anche solo per il fatto che è gratuito (come hanno sottolineato gli Elio e Le Storie Tese nella canzone “Complesso del Primo Maggio”, scritta proprio per l’occasione). Tanti artisti si sono alternati ieri sul palco allestito in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma, a partire dai sei finalisti del web contest per le band emergenti 1Mfestival per passare a Enzo Avitabile, i Marta Sui Tubi, i Ministri, gli Africa Unite e ancora, nella seconda parte del concerto, a Giovanni Sollima che, con i suoi 100 violoncelli ha offerto al pubblico una rielaborazione dell’inno di Mameli.
I momenti più belli della serata però sono stati quelli che hanno visto esibirsi Nicola Piovani, Daniele Silvestri con “A bocca chiusa” e ancora Max Gazzè, Niccolò Fabi, gli Elio e Le Storie Tese con “Rock’n Roll”, “La canzone mononota”, e altri brani che hanno confermato la grande preparazione musicale del gruppo e, ancora, Vinicio Capossela che ha presentato il suo ultimo lavoro discografico e, tra gli altri, il brano “La banda della posta”.
Quest’anno però il grande concertone romano ha avuto dei concorrenti, Taranto e Napoli infatti sono diventati altri due luoghi di ritrovo per la Festa dei Lavoratori ma, mentre a Taranto il “Primo maggio di lotta- Sì ai diritti, no ai ricattì: politica dal basso e musica”, organizzato dal comitato anti-Ilva “Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti” ha avuto un grande successo, registrando la presenza di ben 20 mila persone e la riuscita dello spettacolo che ha visto salire sul palco artisti quali Luca Barbarossa, Raf, Fiorella Mannoia, Francesco Baccini, Sud Sound System e Roy Paci oltre a dare spazio ad una serie di dibattiti sulla questione della salute e del lavoro, a Napoli è stato tutto sospeso.
I manifestanti che partecipavano al corteo hanno attaccato i sindacati accusati di non aver ostacolato la chiusura delle aziende. La protesta ha creato dei disagi di ordine pubblico: i Cassintegrati della Fiat di Pomigliano, lavoratori dell’Irisbus, ma anche attivisti dei movimenti napoletani schierati a favore di una “urgente” bonifica del quartiere di Bagnoli hanno divelto le transenne e protestato nonostante il tentativo di mediazione espresso dal segretario della Uil Campania, Anna Rea che ha provato ad offrire a tre esponenti la possibilità di salire sul palco per spiegare le ragioni della protesta. La risposta è stata negativa e il concerto è stato annullato.