L’HTC One prosegue la sua battaglia indiretta col Samsung Galaxy S4 a ritmi serratissimi, questa volta coinvolgendo il fondatore di CyanogenMod, una delle rom più apprezzate in circolazione.
Sabato scorso Steve Kondik, questo il suo nome, ha stretto tra le mani il top gamma taiwanese, stendendo una piccola recensione con pregi e difetti in evidenza, concentrata principalmente su design, qualità costruttiva, software e developer-usability dello smartphone.
L’HTC One, secondo l’esperto, ha superato la prova a pieni voti. Il bootloader è stato sbloccato in due minuti, e la conseguente installazione della CWM è stata semplicissima. L’hardware è decisamente prestante, così come il design, assolutamente elegante. Il dispositivo si presenta solido e di pregevole fattura, con un display da 1080p estremamente luminoso (sebbene Kondik precisi anche che non crede varrebbe la pena spendere tanti soldi per questo). L’HTC One monta solo due tasti capacitivi, che richiedono un po’ di tempo per farci l’abitudine.
HTC ha adottato un approccio software molto diverso da Samsung, concentrandosi maggiormente su media e contenuti, piuttosto che sulle funzioni UX.
Il sistema Blinkfeed funge da aggregatore continuo di notizie, provenienti da social network e newsfeed. Il launcher è abbastanza decente, almeno fino a quando non si apre il cassetto delle applicazioni, che si presenta a 3 colonne con un vassoio verticale privo di scorrimento libero. La scelta rende davvero ardua la vita degli utenti che usano installare tanti applicativi a bordo del proprio smartphone. Molto bella, invece, la schermata di sblocco, che supporta un diverso numero di layout per mostrare tutte le informazioni necessarie senza sbloccare il dispositivo.
L’HTC One, nel complesso, monta lo stesso hardware del Samsung Galaxy S4, e scegliere tra i due è davvero complicatissimo. Eppure, il signor Kondik è certo che con questo gioiello l’azienda potrà finalmente tornare a sorridere. Voi che ne dite?