Dopo due anni di silenzio Marco Mengoni torna e riaccende la fiamma nel suo pubblico. “Un vero e proprio incendio” ammette il cantante dichiarando di non essersi ancora abituato all’enorme successo ed al seguito di fan che hanno popolato anche il marciapiedi di via Massena. “Un riscontro di pubblico paragonabile solo a quello ottenuto da Robbie Williams” afferma Linus che utilizza la coda fuori dagli uffici come un vero e proprio termometro di popolarità degli artisti ospitati. Ma veniamo al titolo del nuovo album: perché Pronto a Correre?
Il titolo è prodromo di una reazione “di un nuovo me” dice Marco Mengoni sottolineando come la sua sia una natura sostanzialmente malinconica.
Abbandona il suo animo maledetto, la sua naturale tendenza all’aggrovigliamento sentimentale e riparte con uno sprint tutto nuovo. Scopre un nuovo modo di scrivere Marco Mengoni grazie soprattutto alla collaborazione di Michele Canova, produttore dell’album che ama mettere becco sui testi e spesso c’azzecca.
Marco Mengoni parla di una vera e propria rinascita anche se, un qualcosa del Re Matto, la conserva comunque.
Il vincitore del Festival di Sanremo canta Gaber, canta Dalla: insomma roba grossa roba che fa di Mengoni, tra tutti gli artisti venuti fuori dai talent show, quello con maggior credito non solo di pubblico ma soprattutto di critica.
Marco Mengoni, umilmente, non sa dire quale sia la ragione di un riscontro così positivo:forse è tutto riconducibile alla sua disponibilità al cambiamento, alla sua voglia di mettersi continuamente in discussione.
Veniamo alla collaborazione con Mark Owen dei Take That. “Mi ha contattato lui” svela Marco Mengoni speigando come Mark Owen abbia curato musica e testo, oppurtunamente riadattato in itaiano dallo stesso mengoni, del brano che comparirà in Pronto a Correre.
E voi? L’avete già acquistato?