Google Reader, dal 1 luglio 2013, cesserà di esistere: la notizia per quanto, già nell’aria, ha colto di sorpresa tutti gli utenti registrati al servizio che hanno accolto la nota ufficiale da Mountain View con sommo rammarico. C’è chi, per diletto o per lavoro, proprio non può fare a meno dell’utile strumento ma tuttavia, il dato è tratto e non resta altra cosa da fare se non prendere coscienza dello stato dei fatti.
Pur pensando di appoggiare le neo nate petizioni rivolte a Google contro la chiusura del servizio, è bene, per non essere impreparati, pensare ad un’alternativa valida da utilizzare tra non più di 4 mesi.
Tra i degni sostituti di Google Reader, lo ammettiamo, con poca meraviglia, compare Google Currents. Per chi non lo sapesse, si tratta di un’applicazione gratuita disponibile sia per iOS che per Android da non molto tempo in Italia e che riunisce un numero imprecisato ma notevole di pubblicazioni in una formula grafica innovativa: è possibile, difatti, sfogliare i contenuti editoriali come quelli di un e-book.
Come per Google Reader, è possibile fare ricerche per argomenti e scegliere di seguire tutti i propri siti preferiti. Tra l’altro, è possibile sincronizzare Currents con il proprio account Google in modo da salvare automaticamente le nostre preferenze.
Cosa più interessante, poi, è la possibilità di importare nella propria libreria della nuova appllicazione i Feed RSS di Google Reader: insomma, una valida alternativa allo strumento storico di Mountain View che sembra, a questo punto, il più indicato per sostutuirlo quando, tra quattro mesi, sarà solo un ricordo.
Da qui nasce una nostra riflessione: forse a Mountain View, tra una serie di diverse motivazioni, si è pensato di chiudere Google Reader anche per spingere Google Currents? La nostra potrebbe essere una provocazione, ma voi cosa ne pensate?