Seconda defezione nel giro di poche ore per il concerto celebrativo dei Boy Scout americani. Dopo la rinuncia annunciata nel corso della giornata di ieri da parte dei Train a dare forfait è stata un’altra stella mondiale attesa sul palco. Si tratta di Carly Rae Jepsen che ha annunciato di non voler rispondere all’invito per il concerto celebrativo. Il motivo è lo stesso che ha spinto i Train e sembra rendere la decisione irrevocabile. Anche per lei è inaccettabile la politica anti gay degli scout americani e non ha voluto rappresentarli con la propria musica.
Così al raduno nazionale di Luglio, la ventisettenne cantante non ci sarà in aperta polemica con l’istituzione a stelle e strisce che non si è dichiarata aperta nell’accettazione degli omosessuali all’interno delle proprie fila. Anche lei, per far conoscere la propria decisione, ha utilizzato twitter con un cinguettio che non lascia spazio ad equivoci.
«Appoggio alla battaglia per i diritti gay da parte di un’artista che crede nell’uguaglianza tra tutte le persone». Una scelta chiara che fa infuriare la polemica negli States su una delle istituzioni più amate dalle famiglie d’oltreoceano. Su internet intanto l’associazione Gay & Lesbian Alliance Against Defamation ha lanciato una petizione da far firmare alle band presenti nella line up del concerto per rinunciare all’evento.