Dell’HTC One, in questi giorni, si parla moltissimo: dopo il suo lancio, tra le caratteristiche più chiacchierate, ci sono, certamente i cosiddetti UltraPixel della sua fotocamera. Nel nostro articolo, cercheremo di fare chiarezza sulla presunta rivoluzione del produttore taiwanese che cerca di riguadagnare quote di mercato rispetto alla concorrenza.
Una prima precisazione: il device è dotato di una fotocamera da 4 MP: il valore, di molto inferiore, a quello dei principali top di gamma del momento, sarebbe rimpiazzato dalla qualità appunto degli UltraPixel.
L’HTC ha, difatti, un sensore con soli 4 milioni di punti ma, per ognuno di questi, la superficie sensibile alla luce è superiore ossia, secondo le specifiche tecniche, 2 micron e non 1.4 micron come, ad esempio, quelle dell’iPhone 5. In pratica, nonostante i pixel siano in numero inferiore rispetto al melafonino e anche rispetto, ad esempio, al Samsung Galaxy S3 e al Nokia Lumia 920, la qualità degli stessi garantirebbe, come risultato, scatti e video degni di nota.
Un’immagine molto esplicativa è quella che vi proponiamo qui sotto, in cui è netta la differenza tra i pixel “normali” e gli UltraPixel:
Il valore aggiunto degli UltraPixel dell’HTC One viene a galla soprattutto se pensiamo al funzionamento di una fotocamera. Quando si scatta una foto, l’otturatore si apre per far passare la luce, per una frazione di secondo: in pratica, se i punti sono più grandi, questi riescono a catturare una quantità maggiore di informazioni e di dati.
Questa caratteristica dell’HTC One dovrebbe venir fuori, in pratica, nelle situazioni di scarsa luminosità. E’ per questo che in molte comparative, come quella con l’iPhone 5 di cui vi abbiamo parlato in questo nostro articolo, il device taiwanese primeggia su tutti. E voi cosa pensate di quest’innovazione tecnologica? La trovate realmente rivoluzionaria o no?