Il Nexus 4 è provvisto di un chip LTE incluso obbligatoriamente nell’architettura Qualcomm, ma che LG e Google non intendevano abilitare nella maniera più assoluta, nè ora nè mai.
Venuta alla luce la cosa, i più temerari non hanno potuto fare a meno di scovare il modo di connettere il dispositivo alle reti 4G, riuscendoci in alcuni casi (Canada e USA).
Oggi, il colosso di Mountain View pare proprio voglia disfarsi dell’affaraccio, che alle lunghe potrebbe provocargli solo rogne. L’intenzione è quella di celare definitivamente il chip, tra l’altro non presente nelle certificazioni ottenute per il terminale in questione.
Google rimuoverà presto la possibilità di accesso allo stesso, disattivandolo completamente. Del resto, il funzionamento del Nexus 4 alle reti LTE era già inficiato da un’intensità di segnale fin troppo bassa.
Se gli utenti smaliziati non avessero cercato in tutti i modi di sfruttare la presenza del chip, Google non avrebbe mai necessitato di ricorrere ‘alle maniere forti’. Tanto più che, da solo il chip incriminato, in assenza di un’amplificatore di segnale e di un filtro apposito, non risulta utile ai fini di cui sopra.
Il Nexus 4 non è stato mai pensato e progettato per collegarsi alle reti di quarta generazione. Il caso sembra essere chiuso, stavolta per sempre.