“Noi di Torino orgoglio e vanto, voi solo uno schianto”. Questo l’ignobile striscione esposto dai tifosi (?) bianconeri nel corso del derby vinto dalla formazione bianconera sabato scorso contro il rivali del Toro. Attendo adesso, ma senza molta fiducia, una squalifica ai danni della Juventus.
Un oltraggio intollerabile alla memoria del Grande Torino il cui aereo si schiantò contro la collina di Superga che domina la città sabauda.
Purtroppo di striscioni beceri sono tappezzati gli stadi italiani e non è certo la prima – né temo sarà l’ultima volta – che si offendono i morti avversari .
Ma stavolta i sedicenti tifosi juventini l’hanno fatta proprio grossa. Sono indignato: offendere il Grande Torino è come bestemmiare sul calcio. Gli ignoranti estensori del drappo dimenticano che quella formazione granata rappresentò un elemento di speranza e fiducia per l’Italia intera colma delle macerie della II Guerra mondiale e della Guerra civile.
Mazzola e compagni riuscirono a riunire gli italiani orgogliosi di una squadra che sapeva imporsi – con italiani di tutte le aree geografiche – nel mondo intero.
Il Grande Torino era molto di più e molto meglio di una squadra di calcio. Era il sorriso che ritorna dopo tante sofferenze, la dimostrazione che con la tenacia e la classe si possono sconfiggere le peggiori avversità. La loro tragica morte – vadano gli ignoranti a rileggersi i giornali dell’epoca – venne vissuta come un lutto nazionale ché i giocatori torinisti davvero erano fratelli d’Italia
Insultare la memoria dei Caduti di Superga equivale ad insultare l’Altare della Patria ed i suoi valori più solenni. I malfattori non possono farla franca. Vanno individuati e puniti a dovere. Ma va punita anche la Juventus con una dura squalifica del suo – e ripeto suo – terreno di gioco. In altri casi ben meno gravi sono stati chiusi stadi e curve. E’ il momento di dare una dura lezione a questi indegni frequentatori dello Juventus Stadium.