Assassini! Sono sotto choc per la tragica notizia che arriva dall’Ospedale San Giovanni di Roma. Ad un neonato è stato somministrato del latte in polvere al posto della soluzione fisiologica. Il malcapitato bebè è morto per l’iniezione mortale.
Assassini. Non posso credere ad un errore. Conosco il latte in polvere e la soluzione fisiologica. Hanno colore e consistenza ben diversi. Chiunque abbia cresciuto dei bambini può rendersene conto. Ed in un reparto ospedaliero la differenza dovrebbe esser ben nota a tutti.
Un neonato ucciso dal latte, che di quella vita appena sbocciata avrebbe dovuto esser il nutrimento principale. E’ un paradosso atroce che tormenterà per tutta la vita i genitori della vittima. Chissà se il responsabile dell’iniezione riuscirà a dormire la notte. Chissà se avrà il coraggio di guardare in viso i propri figli? Chissà se continuerà a trovare scuse e giustificazioni?
Assassini. I macchinari possono esser inadeguati, il reparto può esser fatiscente, lo stipendio troppo basso, i turni di lavoro pesanti. Può esser tutto, ma nulla può giustificare un simile delitto. Un errore troppo clamoroso per esser vero ed esser ritenuto tale. Tutti sbagliamo, ma uno sbaglio così clamoroso è inaccettabile.
Confido che le inchieste della magistratura possano chiarire con precisione le responsabilità, che i colpevoli possano esser individuati, licenziati e puniti. Temo che invece – nel balletto dei distinguo e degli omissis – tutti resteranno al loro posto con licenza di uccidere.
Meriterebbero loro l’iniezione mortale di latte! Meriterebbero loro di far la tragica fine dell’innocente neonato!
E voi cosa ne pensate?
Qualcosa di sconcertante e avvilente! Veramente si fa fatica a comprendere un simile errore che è costato la vita ad un neonato che il mondo aveva abbracciato e dal quale è stato sottratto per una negligenza da censurare. Bisogna per forza prendere provvedimenti, spiace dirlo, ma non si può restare inermi di fronte ad un episodio che lascia veramente sgomenti. Qui si tratta di una vita che è stata spezzata per un errore grossolano, c’è una famiglia che dal sorriso e dalla gioia è passata all’incredulità e alla disperazione. Non ci sarebbe neanche posto per la tristezza, perchè il primo sentimento che affiora è la rabbia per un’ingiustizia davvero atroce. Si potrebbe parlare all’infinito, ma ormai le discussioni tese a delegittimare i responsabili di quest’infanticidio, non servono neanche più. C’è solo una piccola creatura innocente e indifesa che è volata in cielo e a cui deve andare il caloroso abbraccio di tutti noi.
Mai stato più d’accordo con te!