Ligabue chiude il suo Tour 2012 nella stagione estiva, in pieno clima tropicale e nella capitale partenopea affollata di fan. Una tappa dal successo devastante, quella che si è rivelata Napoli: giovani accorsi da tutt’Italia dalla sera prima. Un’attesa vissuta e sentita, nelle aree circostanti piazza Plebiscito, con sacchi a pelo e teli da mare che tappezzavano le vie della città.
La potenza di un artista come Ligabue sta tutta in questo: entusiasmare il suo pubblico al punto tale da condurlo a sacrificare il sonno, la fame e la sete per intere ore, vivere l’intera giornata antistante al concerto in funzione dello spettacolo che verrà. Io l’ho sperimentato, questa volta posso dire “io c’ero”. Sono stata lì dalle ore 22.00 di giovedì 19 Luglio, ho trascorso la notte sotto il cielo stellato di Napoli con l’emozione che mi stringeva la gola per l’ansia dell’attesa. Raccontarlo e ricordarlo ancora mi provoca la stessa sensazione. Nulla può fermare i veri fan di Luciano Ligabue! Anche se le nostre attese ‘accampate’ appaiono inconcepibili a una persona che non condivide la stessa passione. Napoli ha accolto, dopo dieci anni, un grande artista che si è riconfermato tale e che ha voluto salutare la città con dediche ed esibizioni sentite. È stato tutto magico e la sensazione che il concerto sia durato anche più poco del previsto è stata condivisa da molte persone. In realtà è durato il giusto ma ‘urlando contro il cielo’ come veri combattenti sotto bombardamento, il tempo è volato!