Confermo. The Amazing Spider-Man è soprattutto una trovata commerciale. Era già la mia linea di pensiero, ma dopo averlo visto confermo che non esiste un solo valido motivo che possa giustificare la riproposizione del personaggio. Il film non è brutto, scorre pure, la coppia Andrew Garfield Emma Stone mi sembra che somaticamente siano più da fumetto rispetto a Tobey Maguire e Kristen Dunst, ma i vantaggi finiscono qui. Il resto è un immenso Déjà vu. Non sono un fan del fumetto, quindi non mi colpiscono le eventuali maggiori adesioni del film con la storia originale. Speravo in una chiave di lettura diversa, e nonostante i trailer mi avessero già smorzato le speranze, mi ero attaccato alla dichiarazione di Garfield in cui diceva di aver temuto più le scene d’amore che quelle di azione. Mi aveva fatto pensare a una versione più matura del film, più real, più destinata a un pubblico adulto, e invece si tratta solo di un prodotto per adolescenti. Per quelli che alla fine del film si chiedevano quando sarebbe uscito il secondo. Perchè a loro frega poco di tutto il resto. Loro vogliono vedere solo un’altra puntata del fumetto. E la Marvel li accontenta.