Il prezioso pareggio contro la Spagna ha inaugurato l’avventura dell’Italia ad Euro 2012. La passione ha tornato a riscaldare i cuori italici anche se la Nazionale stenta sempre a trovare il feeling giusto con il Paese. Era così anche in occasione dei Mondiali tedeschi; è finita in gloria!
Le pagelle tecniche dell’incontro le lascio al personale giudizio di ciascuno dei lettori, ma il voto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è insufficiente. In un momento del genere per la nostra vita collettiva la sua presenza allo stadio non mi è parsa né utile, né opportuna.
Il tentativo di emulare Sandro Pertini al Santiago Bernabeu mi lascia perplesso per la circostanza storica e lo spessore dei protagonisti. Una cosa è abbracciare Dino Zoff, ben altra complimentarsi con Gigi Buffon i due capitani di due squadre ben diverse. Il portiere friulano è il silenzioso esempio di un calcio d’altri tempi nel quale la dedizione era superiore alla voglia di accrescere i guadagni comunque ben cospicui. Ed al ritorno della vittoriosa finale poterono senza imbarazzi Zoff e Pertini sfidare a scopone – coram populo sull’aereo presidenziale – Bearzot e Causio.
Provo ad immaginare una simile scena a bordo dell’aereo presidenziale di Giorgio Napolitano? Quanto ci metterebbe la procura della Repubblica ad aprire un fascicolo d’inchiesta viste le abitudini di tanti pedatori italiani e stranieri ? Riuscirebbe Napolitano a giocare a carte con un atleta che ha pubblicamente dichiarato leciti i pareggi di comodo e che non avrebbe ammesso di aver subito una rete regolarissima?
Piuttosto che visitare lo spogliatoio dopo la partita, il Presidente Napolitano avrebbe potuto trascorrere qualche ora in più tra i terremotati dell’Emilia, vedere la gara alla televisione con qualche “esodato”o qualche giovane disoccupato, tra gli operai di una fabbrica che ha chiuso i battenti. Così, tra un forza Italia ed un altro, avrebbe potuto comprendere meglio le sofferenze non solo calcistiche del paese reale. Invece è finito clamorosamente in fuorigioco.