Ligabue interviene anch’egli, come la maggior parte di noi si aspettava, per l’emergenza terremoto in Emilia. Quelle che Ligabue rilascia, sulle pagine dei social network più noti, sono proprio testimonianze quasi di chi ha vissuto in prima persona la triste vicenda del terremoto.
Rammenta, ancora scosso, il ricordo del terremoto del ’96 che coinvolse in primo luogo Correggio, sua città natale, ma afferma che stavolta si ha più paura. La gente che ancora dorme all’aperto è tanta, altri sono andati via lontano, non si sa dove ma di certo in un posto più sicuro. La paura è tanta, come altrettanto è lo sgomento di vedere palazzi e chiese cadere giù come castelli di sabbia. Ma Ligabue invita a non mollare, nessuno deve sentirsi solo e abbandonato. Ringrazia chi è intervenuto in qualità di pronto soccorso e chi lo farà anche rivolgendo un semplice e piccolo pensiero agli sfollati. Di fronte alle tragedie ci si sente piccoli e impotenti, tutto diventa precario, solo una cosa resta e resterà sempre: è l’affetto e il sostegno che tra abitanti di una stessa terra ci si può donare.