La Juventus ed il Napoli, mutatis mutandis, hanno avuto in questa stagione un destino ben diverso determinato da due fattori: lo stadio e l’allenatore. Il tecnico Conte è stato un determinante plus valore per la formazione bianconera; Mazzarri, al contrario, è stato un penalizzante dus valore per quella partenopea.Conte ha ottenuto il massimo ed anche di più dalla macchina che gli è stata messa a disposizione, Mazzarri si è fermato ben al di sotto dei risultati ottenuti nella scorsa stagione pur avendo un organico decisamente migliore se è vero – come è vero – che il Napoli se l’è giocata con Bayern e Chelsea finalista di Champions.
Conte ha saputo incarnare in pieno la voglia bianconera di riscatto, ha cementato il gruppo, ha gestito situazioni complesse come quella di Del Piero. Mazzarri ha pasticciato con il turn over, non ha saputo adeguare moduli e strategie all’evoluzione della situazione, non ha adeguatamente valorizzato i nuovi acquisti come Inler.
Standing ovation dunque per Conte, bocciatura per Mazzarri anche se dovesse riuscire a condurre la squadra al terzo posto. Sarebbe un risultato minore rispetto ai punti dell’anno passato e per il valore di un piazzamento che dodici mesi orsono valeva la fase a girone ed oggi solo il preliminare d’agosto. Ho molto rispetto per il lavoro di Mazzarri e per quanto ha fatto a Napoli, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti e vanno valutati con rigore.
La Juventus si è poi giovata dell’effetto Stadium. La nuova casa bianconera fa impallidire di vergogna il glorioso, amato ma vetusto San Paolo. Che fine hanno fatto i proclami ed i progetti per la costruzione, a Fuorigrotta e/o altrove, di un impianto adeguato ai diritti di una squadra e di tifosi europei?
Stadio ed Allenatore. Allenatore e Stadio. Nel momento in cui il patron De Laurentis programma il futuro immediato e prossimo venturo faccia bene le sue valutazioni. Un regista inadeguato può rovinare un cast da Oscar, un set mediocre può trasformare un capolavoro in un filmetto di terza serie.