
Pollo alle prugne in uscita oggi, è un titolo che agli onnivori può suscitare l’acquolina in bocca. La stessa acquolina può generarsi però anche nella cavità orale di qualche cinefilo che del regista ha già visto il primo film Persepolis, candidato all’Oscar e premiato a Cannes nel 2007 con il Premio della Giuria. Opera prima di Marjane Satrapi, che lo ha scritto e diretto, Persepolis raccontava dei sogni infranti degli iraniani quando al potere arrivarono i fondamentalisti islamici. Pollo alle prugne, che è tratto da un romanzo a fumetti sempre della stessa autrice, non è un film d’animazione ma mantiene comunque uno stile del tutto particolare, forse surreale, forse fiabesco, evidenziato dai colori, dai dialoghi, dai personaggi e dalla storia. Personaggi oltretutto, proprio come in Persepolis, ispirati dalla vita vera.
Pollo alle prugne, distribuito in 28 sale (un pò pochine? beh è la sorte dei questo genere di film) racconta la storia di un violinista che soffocato da un matrimonio forzato, quando la moglie dopo uno scatto di rabbia gli distrugge il suo prezioso strumento, decide di farla finita con la vita.
Ora detto così può sembrare una storia straziante, ma in realtà non lo è. Si tratta invece di una storia straordinaria, magica, romantica, poetica sul gusto dell’amore.
Almeno questo è quello che promette il trailer: