Esposizione, composizione, luci, scelta dei colori, questi e molti altri fattori possono rendere una foto particolarmente interessante agli occhi di chi la guarda.
Nelle foto di reportage, la combinazione giusta di elementi può richiedere ore di attesa, ma decisamente quello che fa la differenza è essere nel posto giusto al momento giusto e soprattutto essere in grado di riconoscere questo momento, coglierlo al volo e interpretarlo con un occhio artistico tipico di chi ha l’indice più veloce del west.
Uno dei messimi interpreti del nostro secolo, per questo genere di foto, può essere considerato Steve McCurry, in mostra a Roma, al Macro, fino al 29 Aprile 2012.
Particolarmente nota è la foto della ragazza afgana al campo profughi di Nasir Bagh, scattata in Pakistan nel 1984, scelta da National Geographic come copertina simbolo e vincitrice del Word Press Photo del 1985.
Il celebre fotoreporter di Philadelphia ha scattato foto in giro per tutto il mondo, per oltre 30 anni, ma le sue foto sono sempre molto attuali, sospese nel tempo, sempre pregne del vissuto culturale in cui sono immerse. Afghanistan, Pakistan, India, Yemen, Filippine, Stati Uniti, Italia e tanto altro ancora i luoghi interpretati, immortalati e umanizzati dall’artista.
Per info orari e costi della mostra, visitare il programma dell’evento sul sito del Macro.