Vi è mai capitato di aver fatto cascare il telefonino e sentire quel terribile rumore che ne preannunciava il guasto? A noi si! Bene, forse dagli Stati Uniti arriva la soluzione salva sbadati.
Un team d’ingegneri dell’Università dell’Illinois ha sviluppato un sistema di “auto-guarigione” che permette ai circuiti di auto-ripararsi in modo rapidissimo, tanto che non ci si accorge neanche che c’è stato un problema.
La tecnologia potrebbe essere utilizzata nel settore aerospaziale o per prolungare la durata dei dispositivi elettronici e delle batterie e quindi potrebbe interessare molti oggetti comuni, come il cellulare. Il sistema è autonomo, quindi può essere usato per riparare i circuiti anche quando la meccanica non sa identificare dove il circuito è effettivamente rotto, oppure il guasto non può essere raggiunto in modo semplice.
Inoltre, l’uso di questo sistema potrebbe avere un interessante risvolto anche sull’inquinamento con la massiccia riduzione della quantità di rifiuti elettronici dovuti a causa dei guasti che al momento non sono riparabili. Come scrive la prestigiosa rivista Time, i ricercatori hanno dimostrato che il 90 per cento dei loro chip sono “guariti” al 99 per cento della conducibilità originale in una frazione di secondo. Attualmente però, l’autoriparazione può funzionare una volta sola, perciò, per adesso, si tratta di una soluzione sicuramente interessante e molto utile, ma non definitiva.
I centri riparazione possono tirare un sospiro di sollievo, per il momento!