Avere Facebook come datore di lavoro non sembra essere niente male. Il social network di Mark Zuckerberg ha oramai, espressamente, dichiarato di cercare la collaborazione di esterni per intercettare eventuali bug nel suo sistema. Nell’ultimo mese, infatti, alcuni hacker informatici hanno intercettato alcune falle, ottenendo un lauto compenso , che sembra aggirarsi intorno ai 40.000 dollari.
Lo ricordiamo, già a fine giugno, Facebook aveva assunto il pirata “GeoHot”, noto in tutto il mondo per essere stato chiamato in causa dalla Sony, a seguito della pubblicazione, sul suo blog, di un vademecum per installare programmi estranei sulla PlayStation 3. Ora, complice la decisione, da parte di Zuckerberg, di non intervenire legalmente contro chi forza il sistema per scoprire eventuali errori (con lo scopo, è chiaro, di comunicarli), sembra proprio che esperti e professionisti si siano messi all’opera, stimolati dall’interessante ricompensa.
In particolare, un ricercatore avrebbe ricevuto da Facebook, da solo, per la sua consulenza, ben 7.000 dollari: evidentemente , la sua collaborazione deve essere stata valutata come di particolare valore. Tranne qualche raro caso, proprio come questo, invece, il tariffario per lavorare con Facebook si sviluppi in un range che va da 500 a 5000 dollari. Tutti gli esperti informatici sono avvisati.