Se, fino ad ora, medici e psicologi avevano remato contro i videogiochi, colpevoli di generare nelle persone un atteggiamento aggressivo, ora, le cose sembrano essere cambiate, almeno in concomitanza con la diffusione di una nuova generazione di videogames, quelli che ripropongono scenari e ambientazioni tranquille, di vero relax. A certificarlo, è una ricerca scientifica condotta negli Stati Uniti, presso l’Università Statale dell’Ohio e pubblicata sulla rivista specialistica “Social Psychological and Personality Science”.
LO STUDIO – Sono state esaminate, contemporaneamente, le reazioni post-partita di tre tipologie di giocatori: quelli impegnati con videogames violenti, con ambientazioni di guerra o combattimento, quelli con realtà virtuali che potremmo definire neutre e infine, quelli in atmosfere del tutto distensive. Successivamente, tutti i volontari sono stati sottoposti a delle prove che dovevano stimolare la loro propensione ad atteggiamenti aggressivi o più docili. I risultati sono stati netti e definiti. Nel caso di giocatori che avevano interagito con realtà come quella di un fondale oceanico da esplorare, si sono dimostrati, subito, più gentili e addirittura, disposti ad aiutare il prossimo. Basterà questa ricerca a migliorare la cattiva reputazione ormai radicata dei videogiochi?