La ricetta buttata giù da Mark Delucchi e Mark Jacobson, voci dell’università della California e di Stanford, è estremamente semplice: basterebbero pochi milioni di turbine eoliche, 90mila centrali solari e qualche altro dettaglio per essere certi che entro il 2030 potremo mandare definitivamente in pensione un elemento centrale nella nostra vita quotidiana, come il petrolio.
L’occasione è stata un’intervista rilasciata al giornale Energy Policy, durante la quale il focus di entrambi è diventato gradualmente più realistico. Un obiettivo più alla portata, infatti, sarebbe quello di interrompere la produzione di nuove centrali a combustibili fossili nel giro di 20 anni, per poi chiudere il cerchio non oltre il 2050. Non resta che attendere le prime proiezioni, per capire l’attendibilità dello studio portato avanti.