Una nuova forma di energia potrebbe affacciarsi in futuro sul panorama mondiale. A sostenerlo alcuni studiosi giapponesi e canadesi, secondo i quali, a partire dai gas congelati e collocati al dì sotto dei ghiacci, è possibile estrapolare una fonte energetica alternativa.
Alla base di tali considerazioni, c’è anche la scoperta che tali composti gassosi sono presenti in grande quantità presso la calotta artica e che al momento sono semplicemente imprigionati nei cristalli di ghiaccio. Se “liberati”, si potrà dare vita ad una nuova tipologia di energia, ovviamente pulita. Il presupposto dal quale partono praticamente tutti gli addetti ai lavori, in ogni caso, risiede nel fatto che il culmine di un progetto simile potrà conoscere la luce non prima di dieci anni.
Da Greenme.it