Lady Gaga e l’importanza del pronome per le persone LGBTQ+ in un emozionante discorso sul palco (video)

In concerto a New York Lady Gaga ha dedicato un emozionante discorso alle lotte della comunità LGBTQ+, comprese quelle per un linguaggio non sessista


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In questo mese dell’orgoglio LGBTQ+ ricco di iniziative a tema in tutto il mondo, Lady Gaga continua a lanciare messaggi d’inclusione dai palcoscenici dei suoi concerti.

Dopo aver cantato avvolta nella bandiera arcobaleno a Las Vegas, stavolta ha pronunciato un accorato discorso dal palco del suo show privato all’Apollo Theater di New York, destinato a pochi privilegiati spettatori.

Sul palco dell’iconico club di Harlem, che ha calcato per la prima volta in carriera, Gaga ha dedicato un momento tra un brano e l’altro ad un discorso sull’importanza di chiedere i pronomi alle persone con cui si parla, spiegando quanto sia fondamentale che ognuno si riconosca nelle parole usate dai suoi interlocutori.

Quello del sessismo del linguaggio è un tema fondamentale da affrontare per la comunità LGBTQ+, non a caso in molte iniziative ufficiali – come ad esempio il Gay Pride di Roma che si è tenuto lo scorso 9 giugno – negli interventi dei principali esponenti di associazioni e fondazioni per i diritti gay si cerca di usare un linguaggio senza marcatori di genere, ad esempio con aggettivi che terminano con la vocale “u”, considerata neutra e inclusiva rispetto alle altre perché non identifica il genere in modo binario maschile/femminile.

Nel suo intervento dal palco Gaga ha ricordato che quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario dai fatti di Stonewall, gli scontri tra persone LGBTQ+ e polizia del 28 giugno 1969 a New York considerati momento fondante del movimento di liberazione gay nel mondo (tanto che “giornata mondiale dell’orgoglio LGBT” e il cosiddetto “Gay pride” si celebrano proprio quel giorno). E ha ricordato la figura di Marsha P. Johnson, attivista e drag queen che proprio dopo quei moti di Stonewall fondò l’organizzazione in difesa dei transessuali STAR (Street Transvestite Action Revolutionaries) insieme all’amica Sylvia Rivera, la donna transessuale considerata l’iniziatrice delle proteste dei gay contro la polizia newyorchese in seguito alle loro incursioni repressive nei bar gay e nei night club del Greenwich Village di Manhattan.

Ecco il testo e il video del discorso di Lady Gaga che fa riferimento anche alla propria esperienza personale e si conclude citando e introducendo il suo brano Million Reasons.

Quindi questa è la settimana dell’orgoglio gay. Vorrei che potesse esistere 365 giorni all’anno. Venerdì è il 50° anniversario di Stonewall. Sì, è stato quando la nostra comunità ha detto finalmente basta. E tutti resero onore a Miss Marsha P. Johnson. Che audacia, che coraggio. Nello spirito di accettazione, lo spirito di tolleranza, lo spirito del coraggio di essere visto dagli altri per come tu ti vedi. Ho imparato tanto negli anni da tutti i miei fan. Mi sento davvero benedetta, grazie per avermi mostrato e insegnato tanto. Ho imparato qualcosa di molto importante da quelle persone e desidero condividerla con tutti quelli che mi ascoltano, non solo in questo teatro, ma in tutto il mondo. Fai la domanda: ‘Qual è il tuo pronome?’. Perché per molte persone, è davvero difficile, e i loro pronomi non sono rispettati o non vengono richiesti, e anch’io che sono cresciuta e cambiata nel corso degli anni in molti modi diversi spesso mi sono sentita fraintesa in diversi modi. Tutte le nostre difficoltà sono diverse, non intendo fare paragoni. Voglio solo dire che le affrontiamo insieme e ho avuto un milione di motivi per voler rinunciare e, a volte, se sei fortunato, hai solo bisogno di un buon motivo per restare.